EAGLES: ONE OF THESE NIGHTS
Vinile One Step in cofanetto
Codice: 11885857
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Esecutore: Eagles
Autore: Eagles
Numero dischi: 2
Etichetta: Original Master Recordings
Supporto: Lp 45 Giri One Step
Genere: Pop/Rock
Anno: 2022
Doppio Ultradisc One-Step Pressing da 180 grammi a 45 giri
Rimasterizzazione effettuata a partire dal master analogico originale per una qualità sonora senza confronti
Fonte: master analogico da un quarto di pollice / 15 IPS
Tiratura limitata a 10.000 copie numerate per tutto il mondo
Stampa effettuata presso la RTI su MoFi Supervinyl
One of These Nights occupa un posto di primaria importanza nella discografia degli Eagles, in quanto si tratta dell’ultimo album che la band americana registrò prima di pubblicare la compilazione Their Greatest Hits (1971-1975), che fece registrare vendite stratosferiche. Questa circostanza temporale riveste una grande importanza. Infatti, oltre ad avere offerto un’occasione imperdibile a Glenn Frey e a Don Henley per fare emergere il loro talento canoro, questo album registrato in studio – il quarto della band e il primo a raggiungere i vertici delle hit parade – segnò anche l’ascesa del gruppo allo status di superstar. Con tre singoli di grande successo (la title track, “Lyin’ Eyes” e “Take It to the Limit”) e ben quattro nomination ai Grammy Awards, il quadruplo disco di platino del 1975 consolida il sound degli Eagles, nato nella California meridionale, e contribuì a rendere la band un nome familiare agli appassionati di tutto il mondo.
Questo titolo è stato rimasterizzato a partire dai nastri analogici originali e stampato presso la RTI in 10.000 copie numerate per tutto il mondo. Questa ristampa della Mobile Fidelity su due UltraDisc Step-One da 180 grammi contribuisce a portare One of These Nights in territori sonori del tutto nuovi. Grazie a un palcoscenico sonoro di incredibile fedeltà e a una straordinaria trasparenza sonora, questa riedizione garantisce un’immagine sonora dettagliata, tridimensionale, ricca di dinamiche e dalla trasparenza cristallina a un album che contribuì a fare superare al country-rock i suoi angusti confini, spianando la strada agli Eagles, che raggiunsero poco dopo l’empireo della musica, adorati da milioni di fan.
In passato non è mai stato possibile apprezzare con questa chiarezza i dettagli delle sontuose armonie, di ogni singolo timbro vocale e del sound straordinariamente coeso degli Eagles. Ogni particolare di questo disco continua a risuonare e a connettersi con le generazioni che lo hanno ascoltato per la prima volta, compresa la sorprendente grafica della copertina.
Ideata dall’artista originario del Texas occidentale Boyd Elder, l’ormai conosciutissima immagine del teschio con piume che abbellisce la copertina di One of These Nights esprime il punto di partenza e gli obiettivi che gli Eagles si erano prefissati. L’art director dell’album Gary Burden ha spiegato: «Il teschio della mucca è un’immagine intimamente legata alla vita dei cowboy e alle tradizioni popolari del Texas, le decorazioni sono ispirate ai nativi americani, mentre il futuro è rappresentato dalle lucide perline di vetro riflettente che ricoprono il teschio». Elder aveva conosciuto la band alcuni anni prima, quando Henley e gli altri componenti del gruppo si erano esibiti in un’inaugurazione della sua galleria d’arte in California.
Come facilmente prevedibile, la musica che si trova all’interno della copertina si rivela altrettanto avvincente. Sebbene «One of These Nights» segni l’ultima apparizione del cofondatore della band Bernie Leadon in un album degli Eagles e contenga tre suoi brani, lo straordinario successo di questo disco è dovuto soprattutto ai contributi senza tempo di Frey e Henley. Compiendo il passo successivo nella loro maturazione ed evoluzione, i due hanno realizzato diverse canzoni mentre vivevano insieme in una casa in affitto in cui hanno trasformato una stanza per la musica in uno studio di registrazione.
L’intesa istintiva e la chimica del duo pulsano in tutto il disco, in particolare negli arrangiamenti serrati, nei fraffinati dettahli strumentali e nella perfetta fusione di elementi folk, country e rock. Le combinazioni musicali e la collaborazione di Frey e di Henley non solo produssero il primo singolo da un milione di copie vendute degli Eagles (la ballata lenta “Take It to the Limit”, scritta insieme al bassista-vocalist Randy Meisner) e il classico del tradimento guidato da Frey “Lyin’ Eyes?, ma anche il celebre brano che dà il titolo all’album, che strizza l’occhio alla nascente scena disco dell’epoca e ai brani soul di Kenneth Gamble e Leon Huff a Philadelphia.
Frey dichiarò in seguito che “One of These Nights” era in assoluto il brano degli Eagles che amava di più, con le acute armonie di Meisner che da sole fanno entrare il brano in una galassia a se stante. A proposito di quest’ultima, il brano strumentale di Leadon “Journey of the Sorcerer” si avventura in un altro universo, al punto che poco dopo venne utilizzato da Douglas Adams come tema della serie radiofonica The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy. L’ispirazione e la brillante sperimentazione degli Eagles li trascinarono anche nel blues. Un’altra gemma di Frey-Henley, l’autoproduzione “After the Thrill Is Gone”, costituisce la risposta ideale al brano di B.B. King e un’ulteriore prova che la band stava rivolgendo la propria attenzione verso l’interiorità, come dimostrano le loro effusioni liriche. Come tutto ciò che è contenuto in One of These Nights, questo brano conferma che gli Eagles stavano respirando un’aria musicale rara.
One of These Nights
Too Many Hands
Hollywood Waltz
Journey of the Sorcerer
Lyin’ Eyes
Take It to the Limit
Visions
After the Thrill Is Gone
I Wish You Peace