BILL WITHERS: STILL BILL
Vinyl
Code: 74869050
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Esecutore: Bill Withers
Autore: Bill Withers
Numero dischi: 1
Etichetta: Original Master Recordings
Supporto: LP
Genere: Pop/Rock
Anno: 2023
Una storia lunga mezzo secolo: Still Bill di Bill Withers è una pietra miliare del soul, che si distingue per la sua assoluta coerenza, l’universalità delle emozioni che suscita, la fluidità delle sue melodie e la spontaneità del suo stile
Rimasterizzazione effettuata con la nota tecnologia della Mobile Fidelity e stampato presso la RTI per un suono definitivo
Questo LP da 180 grammi della Mobile Fidelity possiede una presenza, una ricchezza di dettagli, una consistenza e una trasparenza assolutamente senza confronti
Inserito nella classifica dei 500 Album Migliori di Tutti i Tempi della rivista Rolling Stone
Il programma comprende le hit “Lean on Me” e “Use Me”, eseguite con i membri della Watts 103rd Street Rhythm Band
A distanza di 50 anni dalla sua prima uscita, Still Bill di Bill Withers rimane fedele al suo titolo e si impone come il più grande album soul maschile non realizzato da un cantante di nome Marvin, Al, Sam, James o Ray. Sebbene il motto “keeping it real” non esistesse ancora nel linguaggio comune quando Withers pubblicò il suo secondo album per la Sussex Records, nessuna frase riesce a esprimere meglio l’approccio, la mentalità e il valore di questo disco. Ogni aspetto di Still Bill irradia sincerità, verità ed emozione. Queste caratteristiche, insieme alla forza del canto di Withers, allo stile eclettico degli arrangiamenti e alla solo apparente semplicità di ogni brano hanno permesso a questo album di mantenere l’attualità e la freschezza che aveva nel 1972.
Rimasterizzata con l’esclusiva tecnologia della Mobile Fidelity e stampata su vinile da 180 grammi presso la RTI, questa riedizione a tiratura limitata e numerata di Still Bill offre a questo classico il trattamento di lusso che ha sempre meritato. Ricca di dettagli e di una profondità inebrianti, questa ristampa da collezione si concentra sul punto cruciale della musica – ossia il timbro inconfondibile e ricco di sfumature di Withers, con un forte accento della West Virginia – e allo stesso tempo delinea un percorso fedele alla fonte per lo straordinario supporto che riceve dai membri della Watts 103rd Street Rhythm Band. Il variegato spettro di colori e sfumature che Withers ha catturato al Record Plant può ora, grazie alla Mobile Fidelity, essere sperimentato per la prima volta al di fuori dello studio di Los Angeles. La presenza realistica e l’immeduatezza della linea vocale di Withers, così come la fluidità del suo fraseggio, elevano ulteriormente la magnificenza della musica e rivelano il motivo che ha spinto l’autorevole rivista Rolling Stone a inserire questo disco al 303° posto della classifica dei Dischi più Grandi di Tutti i Tempi, una fama che – a dispetto dell’inesorabile trascorrere del tempo – continua a crescere.
Dopo essere entrato nella Top 5 della classifica degli album di Billboard e aver raggiunto lo status di disco d’oro ad appena un anno dall’uscita, Still Bill è stato a lungo valutato non sulle vendite, ma in base ai suoi meriti, al suo spirito e alla sua assenza di età. Inserito dal Guardian nella classifica dei Mille Album da ascoltare prima di morire (2007) e nel libro di Tom Moon 1000 Recordings to Hear Before You Die (2008), Still Bill è oggi uno degli album soul più venerati della storia e supera l’accoglienza positiva di cui godeva all'inizio degli anni Settanta. Still Bill cammina sullo stesso terreno sacro di capolavori come What's Going On, Call Me, Night Beat e Genius + Soul = Jazz. Come quelle pietre miliari, Still Bill rivela un mix di coerenza, semplicità e complessità che premia gli ascolti ripetuti e trascende le categorizzazioni.
Combinando quattro degli stili predominanti dell’epoca – il soul di Philadelphia, il funk degli stati del sud, il blues del sud e il folk acustico – e fondendoli con una produzione di spicco, Still Bill si va a collocare in un universo a se stante. La sua ritmica è ugualmente rilassata e rinvigorente, eloquente e muscolare, morbida e dura. La voce calma e sicura di Withers aleggia su tutto, fungendo da calda coperta che aggiunge conforto, anche grazie aìa testi intrisi di maturità, prospettiva e compassione. La visione equilibrata di Withers sui desideri, i bisogni e le situazioni umane deriva dalla sua stessa vita di ex operaio, che credeva che la sua carriera di musicista sarebbe finita molto presto. Questa base di partenza separa per sempre Withers da altri grandi del soul contemporaneo e imprime a Still Bill una natura colloquiale e un approccio privo di egoismo.
Nel corso di un’intervista concessa nel 1972 Withers affermò senza mezzi termini: «Voglio dire, guardate, io sono davvero un operaio. Si tratta di un lavoro vero». Ecco di nuovo quella parola: vero, reale. Le canzoni di Still Bill sono legate alla modestia, all’attualità e a una profonda convinzione nella semplicità e sono collegate a verità universali che ci accomunano tutti, indipendentemente dalla posizione economica o sociale di ognuno. Nessun brano esemplifica questi principi meglio di “Lean on Me”, un inno alla fratellanza e alla comunità, che ha raggiunto il primo posto nelle classifiche pop e R&B, diventando un punto fermo del mainstream. Withers affronta con altrettanta sincerità e schiettezza le intuizioni di “Lonely Town, Lonely Street” e la vulnerabilità straziante di “I Don’t Want You on My Mind”. La sua propensione all’autenticità si estende anche all’altro grande successo del disco: la sensuale e funkeggiante “Use Me”, che raggiunse il secondo posto nelle hit-parade e riflette la personalità di uomo comune del cantante. Si tratta di un'identità improntata a mantenere la realtà, la stessa inclinazione che alla fine portò Withers a ritirarsi verso la metà degli anni Ottanta, piuttosto che piegarsi alle pressioni dell’industria discografica o a compromettere la sua credibilità.
Questo impegno verso la verità e il realismo contribuisce a rendere Still Bill un disco inalterato come l’aria che respiriamo. Ripensando a “Lean on Me” anni dopo, Withers disse che sembrava «qualcosa che c’era prima che io arrivassi», ossia il tipo di canzone che potrebbe avere 100 o 10 anni o che incontreremo di nuovo 10 anni più tardi. Lo stesso si può dire per ogni nota di Still Bill.
Bill Withers
Lonely Town, Lonely Street
Let Me in Your Life
Who Is He (And What Is He to You)?
Use Me
Lean on Me
Kissing My Love
I Don’t Know
Another Day to Run
I Don’t Want You on My Mind
Take It All in and Check It All Out