HERBIE HANCOCK: CROSSINGS
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Nel corso degli anni Settanta l???album Crossings di Herbie Hancock faceva bella mostra di sé sui mobili IKEA nelle case di tutti gli studenti appassionati di jazz fusion. Con la sua vistosa grafica psichedelica, la copertina diede un contributo determinante alla popolarità di questo disco, anche se nessuno era in grado di dire con precisione dove avrebbero finito di portare gli ascoltatori gli incroci del titolo. Nonostante questo, l???eccellente trombettista Eddie Henderson ??? uno dei migliori interpreti di quegli anni, che purtroppo venne sottovalutato da molti sia come improvvisatore sia come autore ??? e Bennie Maupin ??? che come Herbie Hancock era cresciuto sotto l???ala protettrice di Miles Davis ??? suonano un gran numero di strumenti, come era prassi in quei giorni formidabili. Della band di Hancock facevano parte in maniera stabile sia il sintetizzatore sia il mellotron (uno strumento a tastiera che era in grado di riprodurre una grande varietà di timbri musicali per mezzo di nastri registrati e che sotto questo aspetto può essere considerato un antesignano del sampler), che in questo disco producono persino archi melodici. Se con ???Quasar??? Bennie Maupin abbia lanciato o meno la band e gli ascoltatori negli sconfinati spazi intergalattici ??? come è stato scritto in una recensione ??? continua a essere un punto quanto meno controverso. Nel complesso, questo disco costituisce una importante testimonianza della storia contemporanea ma ??? nonostante questo ??? non appare in alcun modo antiquato. Questa è una delle regioni che spinge molti giovani ad ascoltare con grande piacere questo disco sperimentale realizzato nel secolo scorso.
Questo nuovo disco è stato realizzato dai tecnici della Speakers Corner con una tecnologia interamente analogica, facendo ricorso sia a nastro analogico originale sia utilizzando un apparecchio di rimasterizzazione del tutto analogico. Va poi sottolineato che l???etichetta tedesca ha pagato fino all???ultimo centesimo di royalty e di diritti, un fatto non così scontato quando si parla di riedizioni di grandi dischi del passato.
Registrazione effettuata nel febbraio del 1972 presso i Pacific Recording Studios di San Mateo, California dal producer David Rubinson e dall???ingegnere del suono Patrick Gleason.
Herbie Hancock, pianoforte, piano elettrico, mellotron e percussioni
Bennie Maupin, sax soprano clarinetto basso e percussioni
Eddie Henderson, tromba, flugelhorn e percussioni
Julian Priester, trombone e percussioni
Patrick Gleeson, sintetizzatore
Buster Williams, contrabbasso e percussioni
Billy Hart, batteria e percussioni
e altri
Tracklist
Sleeping Giant
Quasar
Water Torture